“Notte serena”, la poesia di Antonio Cammarana con il commento di Salvatore Stornello

Salvatore Stornello - Antonio  Cammarana
Notte serena

Notte serena,
il nero tuo manto,
sulla terra,
al riposo chiama
le umane creature,
le viventi specie
di piante di animali.
Notte serena,
alla veglia io sono.
Una malinconia antica,
mistero sconosciuto
insondabile,
mi accarezza e mi stringe
il cuore.
Fiaba della memoria,
fiaba lontana,
fiaba arcana.
Notte serena,
al riposo chiamami.
La fiaba arcana,
la fiaba lontana,
la fiaba della memoria
dalla mia mente
allontana.
Notte serena,
al mio cuore
dài quiete.

Antonio Cammarana

Al Castello dei Principi di Biscari, il 27 dicembre 2011, in occasione del 30° Anniversario dell’AVIS provinciale di Ragusa, è stata illustrata da Salvatore Cutraro, Vicepresidente di questa nobilissima Associazione di volontari di Acate, la silloge “Fiaba d’inverno e altre poesie” del prof. Antonio Cammarana, presenti i responsabili locali (Salvo, Spada, Cancellieri) e il direttore Sanitario, Giovanni Garozzo.
“Notte serena”, ultima lirica della raccolta, è una felice immagine simbolica di poetica musicalità, che si apre con la descrizione del manto notturno, che chiama al riposo uomini piante animali; prosegue con la sensazione di indefinita “malinconia antica”, che la memoria restituisce, per un fuggevole attimo, come “mistero sconosciuto” e “insondabile”; si conclude con una domanda di quiete.
I versi liberi, lo stile essenziale, il viaggio di metafore sembrano creare, con lo sguardo del cuore, l’incanto di una realtà senza tempo.

Salvatore Stornello
dott. in Psicologia

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